Dall’antica Grecia ai primi festival del XX secolo

Dato che i festival sono stati un momento unico nella storia del XX secolo, ci sembra logico pensare che siano stati inventati di recente. Ebbene una forma di aggregazione simile a questi eventi esisteva già nell’antica Grecia di Pericle e Platone, anche se forse ci riesce difficile immaginarci i due scuotere le teste ascoltando le loro canzoni preferite. Non esisteva di certo il rock’n’roll, ma esistevano le manifestazioni sportive e queste erano accompagnate da spettacoli musicali durante i quali si danzava e ci si divertiva insieme.

Chissà se l’organizzazione di eventi di aggregazione sia un bisogno atavico della razza umana, fatto sta che il mondo ha ripreso a godersi il format del festival nel XX secolo, in particolare in Inghilterra e Stati Uniti, patrie dei migliori musicisti del momento. Risale al 1954 la prima edizione del Newport Jazz Festival, in anticipo di 15 anni da Woodstock: due giorni di musica nel parco del Casinò di Newport durante i quali si esibì tra gli altri Billie Holiday di fronte a 13.000 persone. Il successo fu tale che l’evento venne replicato negli anni successivi, portando sul palco musicisti del calibro di Louis Armstrong e i Led Zeppelin.

Non è ancora il momento della controcultura giovanile, ma non manca molto: Elvis Presley sta iniziando a girare l’America e a conquistare i giovani, ammaliati dal suo talento e dal suo carisma, la stasi culturale della società sta per essere bruscamente interrotta sotto i colpi dei movimenti di protesta, da cui poi verranno fuori il flower power e gli hippie.

Dopo 13 anni dal Newport Jazz Festival, ecco finalmente il primo evento dedicato alla stella nascente della musica, il rock: baciato dal sole californiano, il Monterey Pop Festival indossa abiti succinti e sgargianti, ha come colonna sonora la voce ipnotica di Bob Dylan e la chitarra distorta di un giovane Jimi Hendrix. Sono tre i giorni durante i quali gli artisti hanno occasione di esibirsi e anticipare al pubblico americano la potenza della musica rock di una generazione di giovani pronta a urlare la propria identità.

Il Monterey Pop Festival può considerarsi a tutti gli effetti la prova generale del futuro imminente, il quale prenderà le sembianze di una piccola cittadina dello stato di New York, tale Woodstock.

La magia unica dei grandi festival

I festival sono stati responsabili di eventi di grande fama e prestigio, di straordinarie occasioni di condivisione di una stessa passione, che fosse per un’artista o per un gruppo, di comunione tra gente di qualsiasi età, nazionalità ed estrazione sociale, della notorietà mondiale di località altrimenti sconosciute, di un passaggio di testimone una generazione dopo l’altra, ciascuna con le sue peculiarità, con la propria voglia di affermazione e rivalsa rispetto al passato.

Molti festival della seconda metà del 1900 sono diventati vere e proprie leggende con i loro miti, ossia gli artisti migliori di sempre: Louis Armstrong, Bob Dylan, Jimi Hendrix, Doors, Who, Rolling Stones, Pearl Jam solo per citarne alcuni, hanno calcato i palchi delle manifestazioni musicali più importanti conquistando una folla oceanica di appassionati desiderosi di vivere, al pari dei loro idoli, delle giornate all’insegna della musica, del divertimento, della libertà e dell’eccentricità, urlando a squarciagola le proprie canzoni preferite.

Ciò che ha reso i festival così popolari, tanto da espandersi in ogni angolo del globo, è stata proprio questa straordinaria capacità di aggregazione, diventando a volte eventi epocali, altre volte occasioni di moda e mondanità. Qualunque sia il caso, chi tra noi è stato presente in una delle centinaia di migliaia di edizioni avrà vissuto delle emozioni uniche che ancora oggi lo fanno sobbalzare!

La nascita dei festival musicali per come li conosciamo oggi è da ricercare negli anni ’50, quando il mondo di ieri inizia a sgretolarsi sotto i colpi della nuova generazione, colta da un potente stato febbrile e vogliosa di mostrarsi viva con i primi movimenti di protesta contro il passato dei loro padri. Crescono così le prime iniziative di ribellione che verranno poi sintetizzate alla fine del decennio successivo, nel famoso 1968 che darà vita al movimento hippie e alla summer of love: lotta contro tutte le guerre del mondo, potere alla gente, un livello di istruzione maggiore per tutti, affermazione dell’uguale dignità di ogni sesso e razza, questi sono i valori in cui credono. Tra loro ci sono anche i nuovi musicisti in rampa di lancio, presto protagonisti dei festival più famosi.

Siete pronti a scoprire tutto quello che c’è da sapere sui festival più noti nella storia della musica, sui loro musicisti e sulle date che hanno per sempre segnato il corso della scena musicale contemporanea? Andremo a rivivere le straordinarie emozioni di Woodstock, durante il quale una folla di oltre 500.000 persone visse uno degli eventi più celebri ed emblematici del tempo, e tra loro molti ebbero la fortuna di assistere agli assoli di Jimi Hendrix; ma scopriremo anche come una giovane Janis Joplin fece scoprire il proprio talento al festival di Monterey.

L’epica esperienza del festival di Woodstock

Da genere di nicchia contro cui lottano madri e padri di tutto il mondo occidentale a protagonista delle classifiche musicali, emblema del tempo che cambia: il rock’n’roll e i suoi derivati sono ormai maturi per affermare la propria potenza comunicativa. Dal Monterey Pop Festival del 1967 al 1969, anno in cui si svolge Woodstock, sulla società si abbatte il 1968, la controcultura, gli hippie, la summer of love, il flower power, le comuni di San Francisco, Jack Kerouac e la beat generation, Carnaby Street e la Swinging London, insomma la rivoluzione.

Cosa capissero di tutto ciò le famiglie di quei giovani pronti a spaccare il mondo, non ci è dato saperlo. Quello che invece sappiamo e possiamo vedere è l’oceanica folla di 500.000 persone, affamata di musica, alcol, droghe e sesso, che tra il 15 e il 18 agosto del 1969 invade Bethel, una piccola città nello stato di New York, per il Woodstock Music and Art Fair. Niente sarà più come prima e nessun altro festival si avvicinerà al mito di Woodstock, una manifestazione che andò al di là di ogni aspettativa.

Come non ricordare l’incredibile show di Jimi Hendrix, dal quale è tratto un album dal vivo: il chitarrista statunitense esplose in un’esibizione unica che lo consacrò al mondo e mostrò a tutti il suo talento. Ma sul palco andarono in scena anche i concerti di Joan Baez, di Joe Cocker, di Santana e dei Grateful Dead, che oggi possiamo rivivere grazie al celebre film-documentario.

Woodstock fu inizialmente un fiasco dal punto di vista finanziario, ma il successo inaspettato del festival creò un seguito vivo ancora oggi che lo trasformò in una sorta di brand dall’inesauribile ricchezza economica e non.

Lollapalooza, il festival più famoso al mondo

Quanto sia importante la musica per la nostra vita si intuisce da come a volte ci organizziamo attorno a essa, basta pensare a un viaggio concepito appositamente per andare a sentire il nostro artista preferito. Allo stesso modo, chi organizza i festival è spinto dalla medesima passione e offre a milioni di persone la possibilità di condividere il loro amore per la musica e per i concerti in un’unica location.

Nel corso del XX secolo i festival hanno subito una trasformazione: dai primi tentativi pionieristici visti quasi con scetticismo al trionfo di eventi di massa come Woodstock, dove folle oceaniche si radunavano incuranti del clima e delle condizioni igieniche pur di assistervi, oggi vediamo esaurita la vena di protesta dei movimenti giovanili degli anni ’60 e ’70, restando tuttavia intatta la voglia di divertirsi ascoltando non solo rock ma anche jazz, rap, elettronica e hip-hop.

Lollapalooza

Riconosciuto ormai come il festival musicale più famoso al mondo, Lollapalooza nasce nel 1991 come tributo ai Jane’s Addiction, storica band prossima allo scioglimento. Si svolge ad agosto negli USA senza una fissa dimora e ogni anno attira oltre 160.000 persone.

Gli altri festival famosi

Coachella

Il festival di Coachella si svolge ininterrottamente dal 1999 ed è noto non solo per la qualità della proposta musicale, ma anche per il suo essere costantemente alla moda.

Tomorrowland

Da quando i festival moderni hanno aperto le porte ad altri generi, proprio come quelli jazz degli anni ’50 aprirono al rock, oggi esistono tanti eventi dedicati alla musica elettronica: tra questi il più famoso è Tomorrowland. Ha luogo a Boom in Belgio e coinvolge i migliori DJ al mondo per far ballare più di 180.000 persone.

Rock Am Ring

Il rock resta sempre il protagonista della maggior parte dei festival al mondo. A esso è dedicato il Rock Am Ring, in svolgimento dal 1985 e casa per alcuni tra i migliori gruppi rock in circolazione.

Sziget

Il festival più popolare nell’est europeo. Si svolge a Budapest e ogni anno offre a oltre 400.000 spettatori i migliori musicisti al mondo nonché show teatrali e circensi.

Summerfest

È il più grande festival al mondo, si svolge a Milwaukee nell’incantevole scenario del lago Michigan in 11 giorni durante i quali si esibiscono 800 artisti di fronte a oltre 1 milione di appassionati.

Gli avvenimenti più significativi dagli anni ’50 agli anni ’70

Il XX secolo è stato scosso dall’impeto dei festival non solo dal punto di vista musicale ma anche e soprattutto da quello culturale. Molti di questi eventi, soprattutto i primi dedicati al rock, hanno avuto la capacità di riunire migliaia, a volte milioni di persone, e di dar voce ai loro movimenti di protesta contro la guerra e l’oppressione, contro il razzismo e il sessismo, in favore della pace e del cosiddetto amore libero.

È difficile dire quali siano state le date più importanti e significative, ma di certo sappiamo che alcuni momenti hanno cambiato il mondo e il corso della storia tanto da richiamare l’attenzione della politica.

1959

Nel 1959 ha luogo il Newport Folk Festival dedicato alla musica folk: è il primo evento di questo genere all’aperto e raduna migliaia di spettatori. Celebre è l’esibizione di Bob Dylan, ancora giovane e sbarbatello ma già pronto a conquistare la scena con le sue ballate senza tempo.

1961

In Inghilterra, a Richmond, il festival omonimo vanta una lunga tradizione jazzistica. L’edizione del 1961 riserva però una novità: il palco è aperto ai musicisti blues, rock e progressive.

1970

Citare Woodstock sarebbe troppo semplice, così andiamo avanti di un solo anno e ci spostiamo sull’isola di Wight, in Gran Bretagna. L’odore del fango americano è ancora vivo e il movimento hippie freme per un altro evento dello stesso tipo: nasce così il festival dell’isola di Wight. In questa occasione Jimi Hendrix si esibirà un’ultima volta prima di morire.

Gli avvenimenti più significativi dagli anni ’80 al XXI secolo

1984

Glastonbury è ormai diventato il più importante festival inglese. Il mondo musicale è stato stravolto dal movimento punk che sintetizza il suo odio verso il passato nello slogan Odio i Pink Floyd scritto a penna sulla maglietta indossata da Johnny Rotten, leader dei Sex Pistols. Non si fa in tempo ad abituarsi a questi giovani scapestrati che è già pronta una nuova moda, quella della new wave capitanata dagli Smiths, in scena durante questa edizione di Glastonbury.

1990

Glastonbury diventa tristemente famoso anche per la rissa tra security e spettatori al termine dell’edizione del 1990. Per questo l’anno successivo il festival non avrà luogo.

1994

Ancora Glastonbury, questa volta in positivo: è il debutto televisivo di un festival, trasmesso per l’occasione dall’emittente Channel 4.

2001

Inghilterra e USA hanno sinora monopolizzato la scena dei grandi festival, ma la globalizzazione cambia le cose: nel 2001 nasce il Primavera Sound a Barcellona, da lì a poco evento di fama mondiale.

2009

Prima il jazz, poi il rock, quindi la musica elettronica, infine rap e hip-hop: il compimento di questo tragitto si realizza a Glastonbury durante l’edizione del 2009, in cui si esibisce Beyoncé.